Descrizione
La violenza contro le donne, in Italia, è ancora un fenomeno diffuso che riguarda tutte e tutti: famiglie, comunità, istituzioni.
Oggi 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ci ricorda che ogni forma di violenza - fisica, psicologica, sessuale, economica - è una violazione dei diritti umani e della dignità delle persone, e chiama ciascuno e ciascuna a un profondo senso di responsabilità.
Alcuni dati per capire la portata del fenomeno
- Nel 2024 le donne uccise in Italia sono state 113, di cui 99 in ambito familiare o affettivo. In 61 casi l’autore è stato il partner o l’ex partner.
- Tra il 1° gennaio e il 20 ottobre 2025, le donne vittime di omicidio sono state 85.
- In più della metà dei casi, le donne vengono uccise dal partner o dall’ex, spesso in contesti segnati da controllo, gelosia, possesso.
Anche il nostro territorio non è esente: i dati dei centri antiviolenza toscani continuano a registrare migliaia di donne accolte ogni anno, segno di un fenomeno che resta strutturale e richiede risposte corali e continuative.
Educare alle differenze, fin dall’infanzia
La violenza maschile contro le donne affonda le sue radici in una cultura ancora segnata da stereotipi di genere, maschilismo e modelli relazionali basati sul potere e sul controllo.
Per questo è fondamentale investire su:
. educazione alle differenze;
. educazione sessuo-affettiva,
a partire dalla scuola dell’infanzia e lungo tutto il percorso educativo.
La rete nazionale Educare alle Differenze ricorda che la scuola deve restare uno spazio franco e sicuro, capace di educare alla libertà, alle relazioni, al consenso, alla prevenzione della violenza e non un terreno di scontro ideologico.
Parlare di emozioni, rispetto, consenso, linguaggi d’odio e stereotipi non è un “di più”: è prevenzione, è tutela, è costruzione di una società più giusta.
Come Amministrazione, unitamente al Consiglio per le pari opportunità, comunità, sosteniamo l’educazione sessuo-affettiva nelle scuole fin dall’infanzia, perché la prevenzione e l’educazione al rispetto reciproco non iniziano mai troppo presto.
Il ruolo dei centri antiviolenza e lo sportello di Vicopisano
Accanto all’educazione, servono luoghi accessibili e sicuri dove le donne possano chiedere aiuto.
Il Centro antiviolenza della Casa della Donna di Pisa, attivo dal 1996, è uno dei principali punti di riferimento in Toscana. Nel 2024 ha seguito 529 donne, di cui 392 nuovi contatti in un solo anno, con una crescita costante delle richieste di aiuto.
La maggior parte delle donne ha tra i 30 e i 60 anni; in moltissimi casi la violenza è psicologica ed economica, spesso anticamera di un’escalation più grave. L’identikit del maltrattante resta quasi sempre lo stesso: nel 78,5% dei casi è un partner o un ex partner.
Per questo è fondamentale portare i servizi vicino alle persone.
Grazie al lavoro, incessante ed essenziale, del Consiglio per le Pari Opportunità, in collaborazione con la Casa della Donna, è attivo, tra l’altro, in modo stabile (oltre a molteplici iniziative) uno Sportello antiviolenza della Casa della Donna nel Polo Generazioni (Distretto socio-sanitario) in via dei Mezzi a Vicopisano, ogni giovedì dalle 14:00 alle 16:00.
Uno spazio gratuito, riservato e con operatrici e volontarie formate, dove è possibile trovare ascolto, sostegno psicologico e legale, accompagnamento nei percorsi di uscita dalla violenza.
Per chiedere aiuto o anche solo un consiglio è possibile contattare:
- Centro antiviolenza Casa della Donna, Telefono Donna: 050 561628 (con segreteria attiva h24).
- Numero nazionale antiviolenza e stalking 1522, gratuito e attivo 24 ore su 24.
Nessuna deve sentirsi sola. Nessuna lo è!
La violenza contro le donne non è un fatto privato:
è un problema sociale, culturale, politico, che interpella l’intera comunità.
Di fronte a una cultura maschilista e patriarcale, che ancora oggi giustifica, minimizza o rende invisibile la violenza, possiamo rispondere solo con:
- una cultura di pace, che rifiuta ogni forma di dominio;
- una cultura dell’ascolto, che sostiene le donne;
- una cultura della consapevolezza, che parte dalla scuola e attraversa famiglie, associazioni, istituzioni.
In questa Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, come Amministrazione , insieme al Cpo di Vicopisano, vogliamo ribadire un impegno chiaro.
- Sosteniamo l’educazione sessuo- affettiva nelle scuole, sì, dall’infanzia.
- Sosteniamo le reti dei centri antiviolenza e degli sportelli sul territorio.
“Siamo state amate e odiate, adorate e rinnegate, baciate e uccise, solo perché donne.”
Alda Merini