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Al via un nuovo festival, il 19 ottobre, tra “Cosimo I de’ Medici e Giorgio Vasari, tra storia e presente”

Sta per iniziare un nuovo festival, il 19 ottobre, tra “Cosimo I de’ Medici e Giorgio Vasari, tra storia e presente”.
Il nuovo festival, realizzato stavolta in occasione delle celebrazioni dei 450 anni della morte di Cosimo I de' Medici e di Giorgio Vasari, è stato organizzato da TheThing Promozione Eventi, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e la Regione Toscana: "Cosimo I de' Medici e Giorgio Vasari, tra storia e presente". Primo appuntamento il 19 ottobre in Sala del Consiglio.
Data:

13/10/2024

Descrizione

Sta per iniziare un nuovo festival, il 19 ottobre, tra “Cosimo I de’ Medici e Giorgio Vasari, tra storia e presente”.
Il nuovo festival, realizzato stavolta in occasione delle celebrazioni dei 450 anni della morte di Cosimo I de' Medici e di Giorgio Vasari, è stato organizzato da TheThing Promozione Eventi, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e la Regione Toscana: "Cosimo I de' Medici e Giorgio Vasari, tra storia e presente".

Numerosi gli appuntamenti, tutti gratuiti, che si svolgeranno tra il 19 ottobre e il 28 novembre.
Vicopisano vanta un credito nei confronti di Cosimo I De Medici. Fu proprio lui, infatti, a decidere di deviare il corso naturale dell'Arno, marginalizzando il territorio vicarese che, fino ad allora, era stato uno dei centri nevralgici tra Pisa e Livorno, centro fluviale e quindi immediatamente marittimo, snodo di commerci e strategico.
Proprio quell'importanza, in qualche modo, si può percepire e comprendere dal dipinto di Giorgio Vasari "La Presa di Vicopisano", conservato a Palazzo Vecchio.

La storia di Vicopisano è, quindi, legata al primo Granduca di Toscana, creatore di quello che si può considerare il primo degli Stati Italiani, entità antecedenti all'Unità d’Italia.
Il festival ricorda Cosimo I De Medici e Giorgio Vasari celebrando le loro figure storiche e, al contempo, provando a cogliere i loro tratti attuali delle e quali spunti, ancora oggi, possiamo trarne.
Inoltre la rassegna culturale vuole restituire una conoscenza del territorio comunale, raccontando come le alterne vicende, susseguitesi in anni e secoli, abbiano modificato la storia del luogo e come la geografia del territorio sia stata parte importante della vicenda storica.
Programma, per approfondire scrivere alla mail associazionethething@gmail.com 

- 19 ottobre, presentazione del libro di Filippo Mori, archivista del nostro Comune, Infino che Arno si levò, alle ore 18:00 al Teatro di Via Verdi.
Mori ha al suo attivo la pubblicazione di libri e la realizzazione di risorse online che hanno affrontato diversi aspetti e periodi della storia del territorio e di quella che un tempo era la Podesteria di Vicopisano.
Sabato 19 presenterà il suo libro, un approfondito e interessante studio d’archivio sulle bonifiche cinquecentesche nel territorio di Vicopisano, Bientina e Calcinaia.
Ingresso gratuito, non è necessaria la prenotazione.

- 8 novembre,  Giovanni Fascetti: "Storie del nostro territorio al tempo dello splendore mediceo", ore 18:30, Rocca del Brunelleschi. Il professor Fascetti, autore di diversi volumi sul territorio vicarese e toscano, è da sempre impegnato nella promozione e valorizzazione del territorio, contribuendo al suo sviluppo culturale ed economico. Ci guiderà in un incontro dal titolo Il taglio dell'Arno tra Calcinaia e Vicopisano ed altre storie del nostro territorio al tempo dello splendore mediceo, affrontando l’argomento da un punto di vista storico e culturale. Ingresso gratuito, non è necessaria la prenotazione.

- Per chi desidera partecipare ai due appuntamenti alle 20:00, venerdì 8 novembre, sarà offerto un aperitivo al Bar Cavallini, in Piazza Cavalca, all'ingresso di Via Lante (che a breve cambierà nome e diventerà Bar Brunelleschi)

- 8 novembre, proiezione del film Il Mestiere Delle Armi di Ermanno Olmi, alle ore 21:00 al Teatro di Via Verdi

Ermanno Olmi è un attore italiano, regista, produttore, co-produttore, scrittore, sceneggiatore, fotografo, montatore, scenografo, costumista. Nato da una famiglia contadina e profondamente cattolica nella provincia di Bergamo, Olmi rimane orfano di padre durante la Seconda Guerra Mondiale. Dopo aver frequentato il liceo scientifico e poi quello artistico si trasferisce  a Milano per iscriversi all'Accademia d'Arte Drammatica. Ma per guadagnarsi da vivere lavora alla EdisonVolta (dove già lavora la madre) e qui organizza il servizio cinematografico dirigendo, fra il 1953 e il 1961, una trentina di documentari, fra i quali La diga sul ghiacciaio (1953), Tre fili fino a Milano (1958) e Un metro è lungo cinque (1961). In questi anni di lavoro, oltre a notarsi l'intraprendenza e il talento con la macchina da presa, Olmi segna la prima traccia della sua filmografia, vale a dire l'attenzione per l'uomo all'interno di strutture create dall'uomo stesso. Debutta poi sul grande schermo con il lungometraggio Il tempo si è fermato (1959), dove narra l'amicizia fra il guardiano di una diga e uno studente. Nel 2008 ha ricevuto il premio alla carriera al Festival di Venezia. Dal 1979 al 2008 Ermanno Olmi ha vinto 13 premi: David di Donatello (1982, 1989, 1992, 2002), Festival di Venezia (2008), Nastri d'Argento (1979, 1989, 2004). Il Mestiere delle Armi è uno dei suoi film di più grande successo. Nel 1526 le armate lanzichenecche di Carlo V, scendono attraverso l' Italia per minacciare lo Stato pontificio, che è difeso dal leggendario Joanni de' Medici, noto come Giovanni delle bande nere. L'eroe è tradito dal duca di Ferrara, che omaggia il generale Frundsberg di quattro cannoni modernissimi, capaci di condizionare una battaglia. Giovanni viene ferito proprio da uno dei cannoni, a una gamba. La cancrena avanza, le cure sono inutili e il generale pontificio muore. Un’occasione unica per vedere per la prima volta o riguardare un classico di enorme successo con un nuovo sguardo. Ingresso gratuito, non è necessaria la prenotazione.

 - Lì dove c'era L'Arno, passeggiata sull'antico sentiero del fiume, con Federica Ottanelli come guida, dell'Associazione Dèi Camminanti,  e Filippo Mori come storico, ad accompagnarci, ore 10:30. 

Cosimo I de’ Medici e Giorgio Vasari: tra storia e presente è anche avventura e movimento!

Si terrà, infatti, ad una passeggiata lungo l’antico sentiero dell’Arno. Domenica 17 novembre ci ritroveremo alle  10:30 e partiremo alla scoperta di quello che era l’antico corso dell’Arno, scoprendo la sua storia e le modifiche territoriali che sono avvenute nel corso degli anni. Una storia avvincente, che ha inizio nel Cinquecento, quando il corso del fiume toscano è stato rettificato, tagliando un'ansa, tra Calcinaia e Riparotti. Un evento avvolto nella mitologia locale che ha connotato un'intera pianura, cambiato i destini di centri abitati e uomini, annullato parti di insediamenti e paesi. Ma al tempo stesso un'impresa che non ha una datazione precisa, sconosciuta nelle sue fasi di realizzazione, oscura per modalità e tempi di svolgimento. 

Ma…non vi diciamo niente di più! Per scoprire il resto della storia vi aspettiamo!

Partecipazione gratuita, non è necessaria la prenotazione.

- 19 novembre,  Dario Fabbri: Geopolitica Umana, alle ore 21:00 nel locale Luna Verde nella zona industriale Lugnano-Noce.

Si tratta di uno dei più importanti analisti del panorama attuale italiano, Fabbri è un giornalista e analista geopolitico italiano, specializzato principalmente in America e Medioriente. A partire da questo suo bagaglio culturale, ci guiderà in un affascinante resoconto della storia della geopolitica umana, affrontando in particolare l’età medicea. Fabbri ha studiato scienze politiche alla Luiss. Lavora come giornalista dal 2013, ha collaborato con la rivista di geopolitica Limes, di cui è stato consigliere scientifico e coordinatore per l'America per nove anni. Dal 2014 al 2022 ha condotto Radio 3 Mondo, la rassegna della stampa estera di Rai Radio 3, mentre nel corso del 2023 è stato autore dei podcast Stati di tensione per Chora Media, Imperi e Nove Minuti per la Rai, Grandi leader e comunità dell'Intesa San Paolo. Nel 2021 è stato nominato vicedirettore della neonata Scuola di Limes, ente di formazione geopolitica correlato all'omonima rivista. Lascia ogni incarico nella scuola di formazione e nella rivista l'anno successivo, nel gennaio 2022, entrando prima a far parte della redazione di LA7 come analista politico e poi fondando, insieme a Enrico Mentana, la rivista di geopolitica Domino, di cui Fabbri diventa direttore editoriale. Nello stesso periodo gli viene affidata la cura di un supplemento mensile al quotidiano Domani dedicato alla politica internazionale, Scenari. Nel settembre 2022 ha fondato la Scuola di Domino, ente di formazione geopolitica legato all'omonima rivista, di cui è direttore.

Ingresso gratuito ma è necessaria la prenotazione. 
Per effettuarla basta seguire il link: https://www.eventbrite.it/e/1041823220297?aff=oddtdtcreator

- 21 novembre, ore 18:30 Christian Ristori a Palazzo Pretorio: Vicopisano e il Vasari

Ristori è un architetto e uno studioso di storia locale.Ci porterà indietro nel tempo in un talk che affronterà il legame tra la storia di Vicopisano e la figura di Giorgio Vasari, uno dei più grandi storici dell’arte italiani di tutti i tempi, nonché pittore e architetto. Il legame con il borgo medievale di Vicopisano è stretto e Vasari l’ha trasformato anche in un dipinto: celebre è, infatti, la tavola La presa di Vico Pisano, realizzata fra il 1563 e il 1565, che rappresenta la conquista di Vicopisano da parte dei fiorentini sotto il comando di Paolo Vitelli.

Ingresso gratuito, non è necessaria la prenotazione.

- 24 novembre, concerto di Paolo Angeli, alle 21:00, nella Pieve di Santa Giulia di Caprona 

Le celebrazioni dei 450 anni dalle morti di Cosimo I de’ Medici e Giovanni Vasari passano anche dal mondo della musica. Sarà il grande Paolo Angeli ad ammaliarci con le sue sinfonie, il 24 novembre, alle 21:00, nella Pieve di Santa Giulia a Caprona. 

Paolo Angeli è un chitarrista, compositore ed etnomusicologo italiano. Musicista d'avanguardia, oltre che per la sua musica, è conosciuto per la sua chitarra sarda preparata a 18 corde. Per la sua musica trae ispirazione dalla musica sarda, il flamenco, il jazz, il post rock, la musica contemporanea colta, la nord africana ed il pop d’avanguardia.

Cresciuto a Palau dove viene iniziato alla chitarra dal padre, nel 1989 si trasferisce a Bologna, dove l'anno successivo nasce il Laboratorio di Musica & Immagine, un ensemble di musica innovativa basato sull'improvvisazione collettiva. Si laurea in etnomusicologia al DAMS con una tesi sul cantu a chiterra dal titolo “La gara di canto. Il canto a chitarra nella Sardegna settentrionale”. Crea il duo con Stefano Zorzanello, fa improvvisazione con Jon Rose, collabora all’opera di Fred Frith Pacifica, studia il canto corale a Tasgia. Sempre in quel periodo è tra i fondatori della Scuola popolare di musica Ivan Illich e dell’etichetta indipendente bolognese Erosha, specializzata nella musica sperimentale e jazz d'avanguardia e considerata la risposta italiana alla Recommended Records di Chris Cutler. Intanto in Sardegna incontra e conosce il chitarrista Giovanni Scanu (fratello del noto cantante Mario Scanu), di Luras dal quale apprende le forme e i moduli del cantu a chiterra.
Dalle esperienze di ricerca tra avanguardia colta e tradizione popolare nasce la chitarra sarda preparata: strumento a 18 corde, un ibrido tra chitarra baritono, violoncello e batteria dotato di martelletti, pedaliere, eliche a passo variabile. Con questo singolare strumento Angeli rielabora, improvvisa e compone musica minimalista dove confluiscono il free jazz e il noise-folk.

Nel 1995 Angeli pubblica il suo primo album dal titolo “Dove dormono gli autobus per la Erosha” e nel 1997 il suo secondo album dal titolo “Linee di fuga (Erosha)”, un disco in solo per la sua chitarra preparata che parte dalle sperimentazioni del jazz d'avanguardia per calarsi nelle suggestioni della Sardegna. In questi due dischi il musicista traccia le linee compositive basate sul sampling rumoristico che caratterizzeranno poi molti suoi lavori successivi.
Nel 2003 Angeli firma per la ReR Megacorp, pubblicando per questa il suo album “Bucato”. Nel tour che ne seguì, Pat Metheny dopo aver assistito ad una performance, con la chitarra sarda preparata, se ne fece costruire una uguale dallo stesso Angeli ed il jazzista americano l’ha ribattezzata Paolo Angeli’s guitar e l’ha utilizzata come base di partenza per il suo ultimo tour mondiale dell'album ‘Orchestrion'.

Ingresso gratuito ma è necessaria la prenotazione. 
Per effettuarla basta seguire il link: https://www.eventbrite.it/e/1041841645407?aff=oddtdtcreator

- 28 novembre,  Alessandro Lo Bartolo: Cosimo I De Medici e la Toscana, alle ore 18.30 a Palazzo Pretorio

Ultimo, ma non per importanza, chiude la rassegna Alessandro Lo Bartolo con un talk dal titolo Cosimo I de’ Medici e Vicopisano. Alessandro Lo Bartolo è stato assegnista di ricerca in Storia moderna all’Università di Pisa. Si è occupato principalmente della Toscana medicea e i suoi interessi vertono sulla storia politica, istituzionale e amministrativa italiana ed europea tra XV e XVIII secolo. Dal suo background nasce questo incontro che ruota attorno alla figura di Cosimo I, personaggio chiave per la storia toscana e di Vicopisano. Gli inizi dell’età Moderna vedono infatti Vicopisano oramai saldamente in mano a Firenze. Col 1509 si esaurisce la ribellione pisana, che aveva tenuto impegnata la Repubblica Fiorentina sin dal 1494, e da questo periodo in poi l’antica Repubblica Marinara entrerà a far parte a pieno titolo della Toscana Medicea. Dopo un breve periodo di rivolgimenti politici coincidenti con la discesa in Italia dei Lanzichenecchi, al soldo dell’imperatore Carlo V, col 1530 a Firenze si afferma la dinastia medicea, che con Cosimo I pone grande attenzione alla ricostruzione di Pisa e del suo contado, devastati da un secolo e mezzo di guerre. In quest’ottica vanno letti gli interventi che a partire dal 1560 si susseguono nella nostra zona, tutti volti a migliorare la situazione idrogeografica tra Bientina e Vicopisano. Nel 1560 si pone mano alla deviazione dell’Arno dalle mura di Vicopisano e Bientina (con il nuovo corso rettilineo da Montecchio a San Giovanni alla Vena) e contemporaneamente si scava la Serezza Nuova, che contribuiva a far defluire le acque dal Lago di Bientina all’Arno. 

Ingresso gratuito, non è necessaria la prenotazione.

Per maggiori informazioniassociazionethething@gmail.com

Ultimo aggiornamento

Ultimo aggiornamento: 06/11/2024 17:49

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