Descrizione
Contenitori gialli Coccapani e rifiuti tessili, chiarimenti e informazioni utili su come recuperarli/smaltirli
1. L'Amministrazione Comunale ha continuato a mantenere i contenitori gialli di Coccapani nel suo territorio e negli anni, anche in seguito a informazione puntuale e a pulizia costante - ogni giorno dal lunedì al venerdì - e la situazione era molto migliorata.
2. Ma la situazione stessa, purtroppo, è peggiorata velocemente. Perché i Comuni limitrofi, di fronte a varie problematiche, hanno deciso di togliere i suddetti contenitori gialli di Coccapani dai loro territori.
Cosa si è verificato? In corrispondenza del cambio di stagione e dell'assenza di contenitori in altri Comuni è iniziato il cosiddetto "turismo degli abbandoni".
In cosa consiste? Molte delle persone che non trovavano contenitori gialli nei loro Comuni venivano nel nostro a portare i loro "rifiuti tessili", riempiendo i contenitori e abbandonando, di conseguenza, buste, scatole e quant'altro accanto ai cassonetti, visto che è piovuto molto, creando ulteriore raccolta indifferenziata (perché i tessili bagnati e abbandonati, oltre a configurare il reato di abbandono per chi li lascia _ sono rifiuti indifferenziati).
3. L'Amministrazione, quindi, ha dovuto togliere, in extrema ratio, i cassonetti gialli di Coccapani. Cosa che non si sarebbe verificata se le persone non fossero venute anche da altri Comuni, con i contenitori pieni a dismisura e con abbandoni cospicui e continui di cosa non entrava dentro, e se, dopo aver ripulito spesso l'area essa fosse stata sporcata, in tutto il territorio, con nuovi abbandoni dopo pochissimo tempo, senza più la possibilità di arginare questo grosso problema. Tutto questo senza rispettare né le regole per conferire i tessili, da sempre comunicate, né la direttiva del 1° gennaio 2025, valida per tutti i Paesi dell'Unione Europea che impone la raccolta differenziata (l'Italia l'aveva anticipata nel 2022) con l'obiettivo di ridurre l'impatto ambientale di uno dei settori più inquinanti e promuovendo sia il riciclo che il riutilizzo (in contrasto al cosiddetto fenomeno "fast fashion") al fine di limitare gli scarti destinati allo smaltimento.
Cosa fare adesso, senza i contenitori gialli sul territorio? Quello che si poteva fare anche prima: il ritiro a domicilio o il conferimento ai centri di raccolta del Marrucco e del Paduletto. Ci sono anche altre possibilità relative al recupero e al riutilizzo, faremo un altro post, riprendendo i precedenti, per non appesantire troppo questo.
- Geofor gestisce il servizio (gratuito) attraverso Coccapani attualmente.
- Si può prenotare il ritiro a domicilio qualsiasi sia il quantitativo, basta mettersi d'accordo con gli operatori:
- 331.7854232;
- 050.984305, dal lunedì al venerdì, dalle 9:00 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 17:00;
- coop.coccapani@gmail.com
- Si possono conferire nei sacchi, chiusi: capi di abbigliamento e accessori, come borse, scarpe e cinture.
- Non si possono conferire: tappeti, coperte, cuscini, gomitoli di lana e cotone, indumenti bagnati o sporchi, si tratta in questo caso di rifiuti indifferenziati se non possono essere riutilizzati.
Si possono chiedere informazioni agli operatori.
In NESSUN CASO si devono abbandonare i rifiuti, tessili o di altro tipo, perché lo ripetiamo, si tratta di reato (in base a quanto stabilito dalla nuova versione dell'articolo 255, comma 1 del Dlgs 152/2006, introdotto dalla legge 9 ottobre 2023, n. 137, chiunque compia abbandono di rifiuti è punito con ammenda da mille a diecimila euro, la pena è aumentata fino al doppio se si tratta di rifiuti pericolosi. E' previsto l'arresto e/o dell'ammenda (fino a 26.000 euro) per i titolari di imprese e i responsabili di Enti).