Firmata convenzione con Regione, proprietari e Università di Pisa e Firenze per il recupero della Torre di Caprona

Primo, importante passo per il recupero e la valorizzazione della Torre degli Upezzinghi di Caprona. E' stata, infatti, firmata la convenzione tra Comune, Regione, proprietari e Università di Pisa e di Firenze. Sono già iniziati i primi rilievi sulle malte della Torre, da parte del Dipartimento di Architettura dell'Università di Firenze.
Data:

05/07/2023

© Filippo Paoli - Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)

Descrizione

Pubblico e privato si mobilitano per il recupero della Torre degli Upezzinghi di Caprona, un’intesa sostenuta e promossa anche dalla Regione Toscana.

Una firma per il recupero della Torre degli Upezzinghi di Caprona, un accordo per fare squadra tra pubblico e privato, per unire forze e competenze, per cercare insieme risorse e rendere quella Torre, rimaneggiata nel tardo Ottocento ma già citata da Dante nella Divina Commedia, ritratta forse alle spalle delle Gioconda e della Vergine delle Rocce di Leonardo Da Vinci, un’ulteriore attrazione culturale e paesaggistica del territorio.“Un intervento - sottolinea il Presidente della Toscana, Eugenio Giani – nel segno della Toscana diffusa e di quella variegata e sterminata ricchezza storica ed artistica che tanti angoli della nostra terra possono vantare e che vanno valorizzati, per le memorie che tramandano ma anche le opportunità economiche che possono aprire”.Per la messa in sicurezza e la valorizzazione della Torre degli Upezzinghi è stata firmata in questi giorni una convenzione tra Regione, Comune, la famiglia Conforti che ne è proprietaria e i dipartimenti universitari di architettura di Firenze e di ingegneria industriale e civile e di scienze della terra di Pisa.Il primo impegno, già avviato, saranno le indagini sulle malte della Torre, condotte dal dipartimento di architettura di Firenze. A breve si susseguiranno i rilievi delle altre università coinvolte. Alcune aziende private si sono, inoltre, già fatte avanti per offrire il loro contributo e prestare la loro opera. L’intervento sarà, infatti, complesso. L’accordo firmato è un primo passo, ma molto importante.Studi portati avanti da oltre diciotto anni e presentati prima al Centro Espositivo Leo-Lev a Vinci e, lo scorso novembre, nel corso di un convegno al Teatro di via Verdi a Vicopisano, raccontano che sarebbe proprio la Torre degli Upezzinghi a figurare nel paesaggio dietro la Gioconda.“Era uno dei sogni che intendevamo realizzare durante il nostro mandato _ spiegano il sindaco Matteo Ferrucci e l’Assessora al Turismo, Fabiola Franchi _ con la firma della convenzione e i primi interventi delle università anche questo sogno sta diventando realtà. Ringraziamo per questo il Consiglio Regionale della Toscana e il suo Presidente, Antonio Mazzeo, ai quali abbiamo presentato il progetto, la giunta regionale, i proprietari, la famiglia Conforti, e i dipartimenti universitari che partecipano."La Torre degli Upezzinghi, oltre ad avere una storia notevole, è sempre stata un simbolo e un'icona del bellissimo skyline del Monte Pisano, sul quale si staglia, inconfondibile e suggestiva, di giorno e di notte, in qualsiasi stagione.“Se gli studi, competenti, lunghi, accurati, di Pascal Cotte, ingegnere e fondatore di Lumière Technology a Parigi, e di Sylvain Thiermeul, esperto di Leonardo da Vinci e ricercatore scientifico fossero confermati da tutta la comunità scientifica internazionale _ aggiungono Sindaco e Assessora _ e Caprona, la sua Torre, la Verruca, il Monte Pisano, comparissero in capolavori come la Gioconda e La Vergine delle Rocce l'attenzione mediatica sarebbe enormemente amplificata e il recupero acquisterebbe ancora più valore di quello che già, sicuramente, avrà, per il nostro Comune, per i ritorni culturali turistici e, conseguentemente, anche di sviluppo ed economici".

- Ringraziamo per la bellissima foto, che ritrae la Torre con la cosiddetta Luna del Cervo, Filippo Paoli.

Il momento in cui la luna piena è nel punto più vicino alla Terra (perigeo) ci appare, secondo la NASA, come fino al 14% più grande e fino al 30% più luminosa (rispetto alla tipica luna piena). Spesso, per questa ragione, in questi frangenti viene definita Superluna, termine non scientifico, ma sicuramente molto evocativo.

Ultimo aggiornamento

Ultimo aggiornamento: 06/07/2023 17:26

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