Giorno del Ricordo 2023, le iniziative dell'Amministrazione Comunale

Un video del Vicesindaco Andrea Taccola, uno spazio di approfondimento in Biblioteca e prossimamente l'intitolazione di un luogo del territorio alle vittime delle foibe e il raduno della Comunità degli italiani di Albona
Data:

06/02/2023

Descrizione

Giorno del Ricordo, venerdì 10 febbraio 2023, le iniziative dell’Amministrazione

Il Giorno del Ricordo è una solennità nazionale che, ogni anno, ha l’obiettivo di “conservare e rinnovare _ come scritto nella legge del 2004 che l’ha istituita _ la Memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.”La data scelta corrisponde a quella in cui, nel 1947, fu firmato il trattato di Parigi che assegnava alla allora Jugoslavia l’Istria, Zara e la maggior parte della Venezia Giulia, prima italiane.- Venerdì prossimo il Vicesindaco, con delega alla Memoria, Andrea Taccola, ripercorrerà in un video la storia della tragedia delle foibe e dell’esodo fiumano-dalmata, per non dimenticare mai le vittime gettate a morire nelle profonde cavità carsiche, spesso mai più ritrovate, e coloro che dovettero lasciare le proprie case e tutto ciò che avevano, costretti a essere profughi e a ricostruirsi con estrema difficoltà una nuova vita, con il grave peso del lutto nel cuore.- La Biblioteca Comunale Peppino Impastato dedicherà, come sempre, la vetrina e uno spazio di approfondimento, con testi, parole, immagini, al Giorno del Ricordo. - L’Amministrazione ha deciso di intitolare un luogo del nostro territorio alle Vittime delle Foibe.- Infine, a metà settembre di quest’anno, si terrà a Vicopisano il ritrovo della Comunità Degli Italiani Di Albona. Maggiori informazioni le darà il Vicesindaco Taccola nel suo video, il 10 febbraio.

La bambina con la valigia nella foto riportata sotto, titolo anche di un bel libro per ragazzi di Gigliola Alvisi per Edizioni Piemme, è la signora Egea Haffner, negli anni diventata un simbolo dell’esodo giuliano-dalmata, ultima discendente di una famiglia di Pola, città italiana un tempo, ora croata.

Nella tragedia delle foibe perse il padre, la sua casa, dovette passare di luogo in luogo, fino alla sua casa, dopo anni, Rovereto.

Abbiamo fatto in modo di andare avanti, ma io non so dove sia mio padre. E come me ci sono tante altre persone che non sanno dove sono finiti i loro cari. Abbiamo chiuso le case, lasciato tutto lì. E non è stato facile, per niente. Racconto questa storia e la metto a disposizione, come ho fatto con questa foto quando mi è stato chiesto, in occasione di una mostra. L’immagine è poi diventata l’emblema di un periodo storico purtroppo spesso taciuto. Va bene così, io continuerò a raccontare chi sono e cosa mi è successo.”

 

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Ultimo aggiornamento: 12/04/2023 22:16

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