Descrizione
I beneficiari di Reddito di Cittadinanza impegnati in progetti di utilità collettiva. 60.000 euro per sostenere i Puc nella Zona Pisana.
Condividiamo la nota stampa della Società della Salute - Zona Pisana.
Via libera dall’assemblea dei soci della SdS: nell’ultima riunione del 2021 approvati schema di avviso pubblico e di accordo e scheda di progetto che dovranno essere adottati da tutti i comuni della Zona.
Valentina Bertini, Assessora alle Politiche Sociali: “È una occasione di restituzione alla comunità, ma anche di rafforzamento delle capacità e delle competenze delle persone coinvolte”.
Il Presidente di Sds, e Sindaco di San Giuliano Terme, Sergio Di Maio: “Ora ci siamo: è il momento di partire”.
”Ci tengo a ringraziare, insieme alla Giunta e all’Amministrazione, l’Assessora Bertini _ interviene il Sindaco Matteo Ferrucci _ per il grande e complesso lavoro che ha portato avanti e sta continuando a fare, a ‘telecamere spente’, senza sosta con e per la Sds e gli altri Comuni della Zona.”
60.000 euro per l’organizzazione e gestione dei Puc, i “Progetti di utilità collettiva svolti dai beneficiari di Reddito di Cittadinanza” (RdC) che abbiano sottoscritto un Patto per il Lavoro con il Centro per l’Impiego o un Patto per l’Inclusione con i servizi sociali. Anche i comuni della Zona Pisana sono pronti a partire con progetti che vedranno i percettori di RdC impegnati, per almeno otto ore alla settimana, in interventi sociali, ambientali, culturali, artistici, formativi e di tutela dei beni comuni. Si tratta dell’esito di un percorso portato avanti con il sostegno di Federsanità Anci Toscana e “degli ultimi atti che mancavano per mettere in moto la macchina”, sottolinea l’Assessora Bertini che, per conto di SdS, sta seguendo direttamente l’attivazione dei Puc nella Zona Pisana.
Per i percettori di RdC individuati da Centri per l’Impiego e Servizi Sociali, la partecipazione è obbligatoria: in caso di assenza non giustificata, infatti, dopo tre richiami, scatta la decadenza dal beneficio.
“Ma i Puc non sono e non devono essere un adempimento formale per percepire il Reddito di Cittadinanza, semmai un’occasione di restituzione alla comunità e qualora ve ne sia la possibilità anche di riqualificazione professionale _ prosegue l’Assessora Bertini _ dato che i progetti dovranno essere individuati a partire dai bisogni delle comunità, ma anche tenendo conto delle opportunità che le risposte a tali bisogni offrono in termini di empowerment, ossia di rafforzamento delle capacità e competenze, delle persone coinvolte”.
I 60.000 euro saranno destinati a sostenere le spese per l’attivazione dei progetti:
“Dalla copertura assicurativa alla fornitura di eventuali dotazioni antinfortunistiche o degli strumenti necessari per realizzare i progetti _ spiega il Presidente Di Maio _ l’impegno richiesto alle persone coinvolte è a titolo gratuito e non è in alcun modo assimilabile ad attività lavorativa dato che non è consentito per legge che esse svolgano mansioni in sostituzione di personale dipendente dell’ente pubblico, dell’eventuale ente gestore del servizio o del soggetto del privato sociale”.
”Noi ci crediamo e siamo convinti che ora si possa procedere speditamente all’attivazione dei progetto _ concludono Di Maio e Bertini _ abbiamo terminato un lavoro lungo mesi, più difficile di quello che ipotizzavamo a causa delle complessità della normativa. Adesso ci siamo: è il momento di partire.”