Descrizione
La quercia che custodisce la memoria
Una commemorazione intensa e partecipata, quella del 26 agosto a La Ciliegia Azienda Agricola di Cucigliana, proprio nei luoghi in cui, nel 1944, si consumò una strage che spezzò la vita di 11 civili innocenti, tra i quali la piccola Giuliana, “Cioci”, di appena 4 anni, sorella di Roberto Mola, autore del libro “La borsa delle foto”.
Sotto la grande quercia – divenuta simbolo di persistenza e custode silenziosa della memoria – ci siamo ritrovati in tanti: cittadini, associazioni, istituzioni. Seduti su presse di fieno, in cerchio, abbiamo condiviso parole, silenzi ed emozioni, quasi a ricreare una comunità raccolta intorno a un focolare naturale.
Dopo gli interventi del Sindaco Matteo Ferrucci e di Roberto Mola, la voce e l’arte del Teatro Inbìliko, con Mohared Barone e Riccardo Massagli, ci hanno fatto rivivere quei giorni attraverso letture intense, accompagnate dal suono vibrante dell’arpa celtica, suonata da Riccardo sotto la regia di Stefano Gazzarrini. La musica si è intrecciata alle parole, diventando respiro e memoria condivisa.
È stata inaugurata un’installazione, ideata e realizzata dall’architetto Marco Martinelli, che segnerà per sempre questo luogo, una ruota di carro, simbolo della tenacia del ricordo, abbracciata da corde di frantoio e sormontata da una targa trasparente che riflette la luce del sole, rendendo visibile e vivo il monito della storia.
Una cassetta della posta, dietro alla ruota, invita chi passa a lasciare un pensiero, una poesia, una firma. Segni che si intrecciano a quelli del passato, fili di memoria che diventano comunità.
Grazie a Roberto Mola e alla sua famiglia, alla famiglia Martinelli, a Bino Ghezzani, al Teatro Inbìliko, all’associazione Cucigliana c'è, all’azienda agricola Manetti per le splendide e bucoliche sedute, a tutte le cittadine e i cittadini presenti.
E grazie a Giuseppe Comito e al FotoClub Vicopisano, che con le sue immagini ci restituisce l’intensità di questo giorno.
“La memoria è un atto d’amore: custodita insieme diventa comunità, condivisa diventa futuro.”