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Mostra ECHOES MK1 di Massimo Francalanci da venerdì 8 dicembre a domenica 7 gennaio a Palazzo Pretorio

Da venerdì 8 dicembre 2023 a domenica 7 Gennaio 2024 si terrà, a Palazzo Pretorio, la mostra ECHOES MK1 dell’artista Massimo Francalanci. Ingresso libero e gratuito. Il vernissage è previsto per l'8 dicembre alle 18:00. Alla festa inaugurale sarà presente un ospite d’eccezione, il Maestro Paolo Guiotto. L'evento sarà impreziosito dalla musica dei Pink Floyd suonata dai RHIT DUO.
La mostra avrà come protagoniste le Visioni Metaboliste stampate con tecniche cromogenica e fine-art, sculture in bronzo, terra cruda, legno e alcuni bozzetti.
Orari e info nella news.
Data:

04/12/2023

© Massimo Francalanci - Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)

Descrizione

Mostra d'arte ECHOES MK1

Da venerdì 8 dicembre 2023 a domenica 7 Gennaio 2024 si terrà, a Palazzo Pretorio, la mostra ECHOES MK1 dell’artista Massimo Francalanci. Ingresso libero e gratuito. 

Il vernissage è prevista l'8 dicembre alle 18:00. Alla festa inaugurale sarà presente un ospite d’eccezione, il Maestro Paolo Guiotto. L'evento sarà impreziosito dalla musica dei Pink Floyd suonata dai RHIT DUO.

La mostra avrà come protagoniste le Visioni Metaboliste stampate con tecniche cromogenica e fine-art, sculture in bronzo, terra cruda, legno e alcuni bozzetti.

Venerdì 8 dicembre la mostra resterà aperta dalle 18:00 alla mezzanotte, poi sarà aperta il sabato, la domenica e i giorni prefestivi dalle 10:30 alle 12:30 e dalle 16:00 alle 20:00, nei giorni feriali, invece, dalle 16:30 alle 19:30. 

Per informazioni (anche per visite extra-orari della mostra da concordare): massimo@massimofrancalanci.com 

Note biografiche su Massimo Francalanci 

(per saperne di più cliccare qui)

Massimo Francalanci nasce a Firenze nel 1973. Il percorso accademico passa attraverso il Liceo Artistico di Firenze, la Facoltà di Architettura di Firenze, ISIA, il Politecnico di Milano. Durante gli anni di studio inizia il percorso lavorativo presso IACSA (International Advanced Centre for Space Application), dove progetta strumenti e componenti per uso aeronautico ed aerospaziale.

Prosegue la sua carriera con la specializzazione in calcolo e progettazione della luce che lo porterà a lavorare per importanti gruppi industriali come Zumtobel ed a insegnare nell'università Americana SACI di Firenze.

Parallelamente a queste attività Francalanci svolge ricerca relativa allo studio dell'architettura Brutalista di scuola fiorentina e delle sue correlazioni con il Metabolismo Giapponese e il Costruttivismo. I caratteri stilistici, estetici e concettuali della sua ricerca vengono trasposti in opere scultoree e disegni che porteranno allo sviluppo di un personale atteggiamento stilistico/concettuale definito come Metabolista Visionario.

Nell'ambito della ricerca e della trasposizione di elementi brutalisti e metabolisti, fra il 2019 e il 2020, produce oltre 150 opere scultoree in terra cruda oltre ad una serie di concept annotati in forma analogica e digitale 3D.

La linea di pensiero Metabolista Visionaria accompagna la sua produzione artistica che comprende oltre 2000 opere bidimensionali in grande formato, un notevole numero di opere in formati piccoli, bozzetti, ecc. e numerose sculture fuse in bronzo e acciaio.

Ad oggi le visioni e le opere tridimensionali sono affiancate dalla fotografia di derivazione futurista e dall'apertura di una nuova linea di pensiero, frutto della fusione di elementi Metabolisti Visionari e Ultramodernisti. Questa nuova linea di pensiero prende il nome di Ultravisionarista e rappresenta la base delle prossime realizzazioni.

Note biografiche sul Maestro Paolo Guiotto

Per approfondire cliccare qui

Nasce a San Donà di Piave nel 1934.
A Venezia frequenta la Scuola D’Arte dei Carmini e, in un secondo momento, l’Accademia di Belle Arti. Inizia a esporre a Roma nel 1960, con una serie di immagini concernenti l’energia atomica. Nel 1973 espone alla Biennale Internazionale di Firenze. Dopo aver attraversato una lunga stagione di lavori, mostre ed esposizioni nelle quali il principale mezzo espressivo rimaneva la pittura, dal 1986 si è indirizzato verso la scultura, realizzando quello che già all’epoca veniva considerato “un capolavoro in senso assoluto”: Il corpo assente. Altre due importanti opere del periodo, sempre di grandi dimensioni, sono: La macchina per fermare il tempo (1979 – 1980) e la Deluminazione ad Occidente (1978 – 1980).

Ancora nel 1980 realizza le immagini fotografiche di un libro su Napoli Quelle figlie quelle spose, insieme a Patrizia Ciambelli che ne scrive i testi. Guiotto realizza una grande Crociffissione in bronzo per la chiesa di S. Antonio da Padova a Milanofiori Assago (1984) e a seguire lo Speculum Aevi, un scultura monumentale sul senso della storia e del futuro. Con una serie di disegni di progetto approssimazioni e bozzetti, l’opera è stata presentata nel Maggio 1988 alla Galleria Giulia insieme ad altre sculture del ciclo Il sole, la terra, la luna.

Nel 1989, con De Luca Edizioni d’Arte, pubblica Iridario, una raccolta di tavole scelte dai suoi numerosi quaderni di ricerca. Lo stesso libro viene presentato durante una sua esposizione alla Fondazione Querini Stampalia di Venezia.
Opere di Paolo Guiotto sono esposte nel museo d’Arte Moderna di New York e alla Galleria Degli Uffizzi di Firenze. Paolo Guiotto ha inoltre lavorato come scenografo con Luchino Visconti, curando i costumi, le scene e i gioielli dell’opera Salomé di Richard Strauss, rappresentata al Festival dei due Mondi di Spoleto, nel 1961.

Sull’opera Il corpo assente è stato realizzato un documentario per la regia di Gianfranco Mingozzi e testi di Enrico Crispolti. Guiotto ha realizzato un video disco a cura del Ministère de L’Education Nationale e Ministère de l’Industrie et de la Recherche con la supervisione del direttore Jean Claude Passeron e di Juliette Raabe, sul tema I miei quaderni di ricerca.

Nel 1991 realizza una mostra antologica a Palazzo Braschi (Museo di Roma), dove espone gran parte delle sue opere, mostrando al pubblico tutta la ricchezza del suo percorso artistico. Nel 2000 pubblica per Temi Editrice Flegree un libro di immagini e testi insieme al suo amico poeta Ivos Margoni.

Nel 2005 espone una mostra a Palazzo Venezia e una mostra alla Reggia di Caserta, nel 2010 alla Galleria Ulisse di Roma, nel 2010 alla Biennale ad Alessandria D’Egitto e nel 2011 alla Biennale di Roma di Scultura. 

Ultimo aggiornamento

Ultimo aggiornamento: 04/12/2023 20:36

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