Sabato 9 ottobre, dalle 10:25, commemorazione di Francesco Vannozzi al cimitero di San Giovanni alla Vena

e a seguire davanti alla stele a lui dedicata, nei giardini e nella strada che portano il suo nome
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08/10/2021

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Il 9 ottobre non sarà mai un giorno come gli altri per la comunità di Vicopisano, perché ricordiamo Francesco Vannozzi. Figlio, fratello, amico, volontario. Una parte bella di noi.

E' ancora più doloroso ricordare in questo periodo. Mentre scriviamo queste righe (nel pomeriggio di venerdì 8 ottobre) si alza ancora alto il fumo acre dell'ultimo attentato suicida nel nord est dell'Afghanistan, a Kunduz. Un bilancio ancora provvisorio parla di 50 morti e 90 feriti...

Undici anni fa, nel 2010, il 9 ottobre, alle 9.45 locali, nel distretto di Gulistan in Afghanistan, un ordigno esplode al passaggio di un convoglio militare italiano facendo saltare in aria un Lince che scortava una colonna di camion. Muoiono nell'attentato quattro militari italiani, in missione di pace: fra questi il nostro giovane concittadino Francesco Vannozzi, caporal maggiore scelto del 7° Reggimento Alpini di stanza a Belluno.

Aveva solo 26 anni, ma si era già distinto in diverse, e difficili, missioni di pace all’estero.

"Era impegnato nel volontariato nel nostro territorio _ ricorda il Sindaco, Matteo Ferrucci _ in particolare nel servizio antincendio sui Monti Pisani, come hanno ricordato alcuni volontari del Coordinamento Pisano AIB pochi giorni fa, in mezzo ad applausi commossi, durante un evento di ringraziamento per le squadre che sono riuscite a spengere il grave incendio del 14 agosto scorso. Proprio questo suo spirito di servizio, che contraddistingue anche il padre Nilo e la sua famiglia, lo aveva spinto ad arruolarsi negli Alpini, e a continuare a fare del bene, anche al di fuori dei confini nazionali."

Come abbiamo spesso sentito in questi anni, durante le commemorazioni di Francesco, per gli alpini la morte non è una separazione definitiva, ma è un 'andare avanti'. Allungare il passo su uno dei sentieri e scomparire temporaneamente alla vista, ma rimanere in contatto fino a ritrovarsi sulla vetta dove si sono raccolti tutti i vecchi compagni. 'Non è una immagine retorica ma un comune sentire che apprendiamo dall’insegnamento della montagna.'

Per ricordare Francesco, ogni anno, c'è una cerimonia, sempre molto toccante e coinvolgente, a cui l'Amministrazione prende parte. "Il 9 ottobre alle 10.25 _ conclude il Sindaco _ ci ritroveremo con la famiglia di Francesco, il 7° Alpini di Belluno, autorità militari, civili e religiosi prima al cimitero di San Giovanni alla Vena, per la commemorazione, e poi di fronte alla stele a lui dedicata, nel giardino e nella strada che portano il suo nome. Ovviamente saranno seguite e rispettate tutte le regole anti-Covid."

"Questo momento mi appartiene
ed io lo donerò alle lacrime e alle grida
affinché il riflesso e l’eco
sveglino i sordi e ridiano la vista ai ciechi
della mia città..."
- Khaled Hosseini

 

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